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Rotterdam aprirà il primo bio-porto europeo

Mercoledì 04 Settembre 2013:
La Port of Rotterdam Authority ha siglato un accordo E.ON, Evides Industriewater, Stedin e Vopak per realizzare una struttura ‘Plug & Play’ nella nuova area portuale Maasvlakte 2. Offrirà servizi di logistica al cluster industriale delle bio-plastiche che sorgerà sul posto.

Rotterdam“Con questa intesa, il porto di Rotterdam diventerà il bio-porto di riferimento dell’Europa nord-occidentale”, ha dichiarato Hans Smits, Ceo dell’Autorità Portuale. L’area dedicata alla nuova industria chimica a basso impatto ambientale, basata su materie prime rinnovabili, si estenderà su 80 ettari di Maasvlakte 2, la nuova zona di sviluppo portuale sottratta al mare.

Grazie a questo accordo, le imprese che s’insedieranno nell’area avranno a disposizione le infrastrutture ed i servizi per operare in tempi brevissimi, tra cui spazi di stoccaggio per prodotti liquidi. Oltre, naturalmente, ad essere nel cuore del più importante porto europeo, cui fanno capo rotte per tutto il mondo.
Un concetto definito ‘Plug & Play’, ossia connettiti ed opera. “Vogliamo offrire un’infrastruttura di base, in modo che gli operatori della bio-plastica potranno concentrarsi sulla loro attività”, spiega Smits. Egli ha anche precisato che le imprese potranno collegarsi anche con l’area Maasvlakte 1.

Il porto olandese vede nel settore bio-chimico un importante fattore di sviluppo, come quello della chimica tradizionale lo è stato nei decenni passati (e lo è ancora). Perciò, l’Autorità Portuale intende attrarre, grazie anche al programma ‘Plug & Play’, nuove imprese da tutto il mondo. Lo scalo è già un importante hub per i bio-carburanti, il cui traffico ha toccato nel 2012 le sei milioni di tonnellate, con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente.

Da TrasportoEuropa

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